L’ultimo report realizzato da Cittadinanzattiva – Tribunale dei diritti del malato ha evidenziato una grossa difformità sul territorio nazionale per ciò che riguarda i servizi che si occupano di cure specifiche attraverso strutture semiresidenziali destinate a fasce sociali svantaggiate.

IL CONTESTO. Per quanto riguarda la Puglia, se da un punto di vista puramente numerico tanto si è fatto al punto di eguagliare una Regione modello come l’Emilia Romagna, dal punto di vista della qualità dei servizi offerti c’è ancora tanto da fare, soprattutto a causa della mancata programmazione in termini di gestione delle strutture.  Discontinuità, insipienza politica e oneri oltremisura finiscono per determinare la precoce chiusura di poli d’accoglienza come centri polivalenti, centri diurni, Rssa et simila, con cooperative e associazioni che si avvicendano inseguendo nuovi bandi e con gli enti locali che nel frattempo si trovano nell’imbarazzo di dover attutire la protesta dei tanti fruitori; quelli che non fanno mancare mai la domanda, soprattutto nei centri del meridione.

E la provincia di Foggia come se la passa da questo punto di vista? La situazione sembra piuttosto stabilizzata con strutture spuntate come funghi nell’ultimo decennio, le stesse che in linea generale vengono gestite con simili standard qualitativi da “cartelli” di cooperative che sul territorio cambiano nome ma di fatto fanno riferimento sempre agli stessi nuclei originari. L’efficacia dei servizi offerti però è fortemente collegata alla capacità degli Enti Locali di saper dare seguito e valorizzare i finanziamenti ottenuti dai Piani Sociali di Zona, ovvero dalla Regione che di riflesso si interfaccia a fondi comunitari. Questo è il punto dirimente delle questione.

IL CASO DI ORTA NOVA. Protagonista della stagione del rilancio del welfare in Puglia e marcatamente sul territorio della provincia di Foggia, Elena Gentile, attuale europarlamentare ed ex assessore regionale al Welfare, è stata invitata dai genitori dei ragazzi disabili di Orta Nova per avere ragguagli sulla imminente chiusura del Centro Polivalente locale che lei stessa inaugurò nel novembre del 2015. Oggi la struttura, dopo aver ottenuto già un precedente rifinanziamento dall’Ambito di Cerignola, chiuderà in attesa del nuovo bando che andrà ad individuare una nuova gestione. Il caso è emblematico di quanto questo settore così delegato e parcellizzato negli interessi che ruotano attorno, rischi di diventare il tripudio della mala gestio delle amministrazioni locali.

elenagentile“Questa struttura, come tante altre aperte su tutto il territorio regionale – spiega Elena Gentile – è il risultato di anni di lavoro e di una gestione intelligente ed oculata dei fondi comunitari. Ci sono tantissime realtà, soprattutto sul territorio della provincia di Foggia, che continuano a vivere senza alcun problema, altre che invece si trovano in situazioni di precarietà. Molto dipende dalle disattenzioni di chi dovrebbe dettare i tempi” – sottolinea l’europarlamentare, rivolgendosi con vena polemica ai sindaci e alle Giunte locali. 

Infatti, nel caso, specifico di Orta Nova è accaduto che le convenzioni con le cooperative del centro di Via Kennedy siano scadute molto prima rispetto all’espletamento del nuovo bando, determinando un periodo di vuoto che metterà alla porta anziani e ragazzi diversamente abili. Nel frattempo il sindaco di Orta Nova che fa? Ricorre al Tar contro la mancata assegnazione dalla Regione di un finanziamento per la costruzione di una nuova Rssa, quando sul territorio già vi sono delle esperienze analoghe di matrice privata.

Il quadro è complesso. Non esiste la ricetta perfetta per garantire la continuità di questi servizi. Esistono però anche degli esempi virtuosi che consentono addirittura di poter progettare l’apertura di nuove strutture, come ad esempio a Cerignola dove è ormai prossima l’inaugurazione di un nuovo centro per anziani.  “Le difficoltà più grandi spesso riguardano l’impossibilità degli ospiti di poter contribuire al servizio tramite delle quote di compartecipazione previste per legge” – sottolinea Elena Gentile.  “Ma quando ancora facevo parte della Giunta Regionale avevamo già avviato l’approvazione dei cosiddetti ‘Voucher del sociale’ che oggi sono uno strumento efficace per superare questa difficoltà, garantendo un contributo proporzionato al reddito. Risulta, inoltre, un falso problema quello denunciato dagli amministratori locali in merito alla mancanza di fondi , in quanto i Piani Sociali di Zona riescono a coprire anche le zone periferiche e non solo le grandi città, con somme di denaro che giungono direttamente dalla programmazione comunitaria. Quando si usa questa scusa, spesso non si ha semplicemente la volontà di mantenere in vita questi servizi”.  Poi un bilancio sull’ambito del sociale in provincia di Foggia e il punto sulle nuove prospettive per scongiurare problemi di questo tipo.

 “Tanto è stato fatto – conclude l’ex assessore regionale al Sociale – siamo arrivati ad un punto importante in alcuni segmenti, ma adesso è necessario inaugurare una nuova stagione del ‘welfare contemporaneo’, sulla scia delle misure  inserite all’interno del piano Juncker.  Oggi servono delle forme meno rigide che vadano ad incidere sul settore dell’emergenza abitativa, come ad esempio le case alloggio.  Sono queste le emergenze di oggi, per le quali servono – conclude l’europarlamentare – delle forme autogestite che prevedano anche dei margini di reinserimento lavorativo, ad esempio con progettualità nell’ambito dell’agricoltura sociale”.

 

IL BANDO E LA LETTERA AL SINDACO. E’ stato pubblicato sul sito della Centrale Unica di Committenza del Tavoliere il bando di gara e il relativo disciplinare per la nuova gestione del centro polivalente “Don Michele Ventrella”di Orta Nova. Come avevano denunciato in tempi non sospetti le compagini politiche d’opposizione, le buste si apriranno il 28 agosto, soltanto dopo un periodo di vacatio dalla chiusura annunciata (22 luglio) dello stesso centro, periodo nel quale sia gli ospiti del primo che del secondo piano saranno costretti a cercare un’altra sistemazione.

Il bando è stato strutturato per una durata di tre anni e sarà destinato agli stessi ambiti individuati dal primo finanziamento, ovvero quelli dell’assistenza ai ragazzi disabili e agli anziani autosufficienti. Nel corpo del testo si precisa che sarà possibile svolgere anche altri servizi socio-sanitari, in aggiunta o in alternativa a quelli sopra descritti, qualora dovesse esserci specifica autorizzazione del Comune di Orta Nova e della Regione Puglia.L’importo a base d’asta è rappresentato dal canone annuo di fitto quantificato in euro 16.972,80, oneri fiscali inclusi, per un totale complessivo di euro 50.918,40, come da relazione di stima del Responsabile del Settore Urbanistica – Edilizia. Proprio i costi del canone che il vincitore del bando dovrà corrispondere al Comune non convincono l’ex assessore regionale al Welfare, Elena Gentile.

“Per garantire la continuità della struttura, nonché la riapertura in tempi ristretti, è necessario che il nuovo bando sia appetibile ai privati e alle cooperative che hanno intenzione di partecipare. Con un canone mensile di quasi 1500 euro al mese è probabile che nessuno riesca a trovare allettante la proposta del Comune di Orta Nova. Per questo motivo scriverò una lettera al sindaco Dino Tarantino, con la quale chiederò spiegazioni e rassicurazioni sul futuro di una struttura così importante per questo territorio”- conclude l’europarlamentare.

 

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