Ha avuto le sue radio, le sue televisioni e anche i suoi giornali. La città di Orta Nova, dal punto di vista editoriale ha conosciuto un certo fervore negli anni ’50, anni in cui il boom economico influiva anche sulla socialità e sul desiderio di informazione. La diffusione dei primi giornali cartacei stampati su carta gialla era in aumento, già dai primi anni della Repubblica, in tutta la provincia di Foggia, in un’epoca in cui i quotidiani erano l’unico strumento per conoscere gli avvenimenti.
Nel biennio ’57 -’58, ad Orta Nova, vennero alla luce ben due giornali locali che dimostrarono un certo brio editoriale, tutt’al più sconosciuto negli anni in cui ci troviamo a raccontare questa storia, soprattutto a causa dei cambiamenti che hanno demoralizzato il cartaceo e favorito i media diffusi tramite internet. Una prima esperienza “pilota” fu quella del “Corriere” di Orta Nova, voluto da Vittorio Santopietro e da Vincenzo Santoro. Si trattava di un bel giornale di grande formato con molte illustrazioni, piuttosto inusuali per il trend dell’epoca. Fu un’esperienza molto breve che cessò a causa dei tanti costi per il servizio di tipografia che veniva svolto a Foggia con relativi aggravi di trasporto.
Ma da questa prima esperienza prese le mosse una nuova iniziativa editoriale che ebbe maggior successo, quella de “La pulce nell’orecchio”, fondato dal professor Raffaele Colucci. Il numero “zero” uscì il 3 gennaio del 1958 al prezzo di 30 lire per copia. Della redazione facevano parte Alberto La Neve, (titolare della rubrica umoristica L’accalappiacani), Gianni Ranieri,Gennaro Marino, Paolo Calvio,Tonino Torraco, Vincenzo Marseglia, Armando Sinisi e tanti altri illustri cittadini di Orta Nova. In ogni città dei Cinque Reali Siti vi era un corrispondente che inviava notizie soprattutto per ciò che concerne la scuola e l’istruzione, temi cardine di tutta la linea editoriale. Un altro tema importante era quello legato all’economia locale e all’agricoltura, tanto che già all’epoca si parlava di differenziazione delle colture agricole e prospettive di sviluppo per la produzione ortofrutticola.
La Pulce svolse dignitosamente la sua funzione di informazione raccontando i fatti della politica che riguardavano sette Comuni, tra cui anche alcuni centri dei Monti Dauni come Ascoli Satriano e Bovino. La redazione era formata da giovani poco più che ventenni che si battevano per campagne legate all’interesse specifico dei loro territori di appartenenza. A questo primo nucleo di pionieri si aggiunsero nel tempo altre firme che raccontarono la rapida crescita economica degli anni ’60, anni in cui fiorivano le storiche cantine ortesi insieme a tutto l’indotto vitivinicolo del territorio. L’eredità della Pulce sarebbe stata raccolta soltanto quarant’anni dopo da L’Ortese dei Cinque Reali Siti che attualmente si chiama “Lo Sguardo dei Reali Siti” ed è diretto da Michele Campanaro, facendo riferimento ad Annito Di Pietro, editore e fondatore dello stesso.
Bibliografia di Riferimento – Il Vento Tra le Spighe, Storia di Orta Nova (Vol. III)