Sta facendo discutere e non poco la morte improvvisa di Stefania Fede, una donna 38enne nata a Foggia ma residente a Stornara, venuta a mancare pochi giorni fa presso l’ospedale “Tatarella” di Cerignola. Nella cartella clinica il decesso è stato motivato con un arresto cardiaco, ma i suoi congiunti vogliono far luce su quanto accaduto perché la storia di Stefania ha ancora dei tratti poco chiari con delle condizioni di salute che sono precipitate improvvisamente senza alcuna avvisaglia né precedente.



Secondo le prime ricostruzioni la donna avrebbe accusato un malore lo scorso 16 ottobre nel cortile della sua abitazione in Largo delle Vigne a Stornara. Il compagno avrebbe immediatamente chamato il 118, la cui ambulanza avrebbe trasportato Stefania presso l’ospedale Tatarella di Cerignola. Qui alle 21.20 avrebbe avuto un arresto cardiaco che sembrava essersi risolto dopo un massaggio operato dal personale sanitario. Mentre si formulavano le prime ipotesi sul malore, la donna si era ripresa e addirittura aveva mandato un messaggio al marito Angelo, la mattina seguente, rassicurandolo.  Poi alle 8.50 della mattina stessa Angelo ha ricevuto un altro messaggio, questa volta dall’ospedale, con il quale gli riferivano il decesso della moglie per arresto cardiaco.
“Si tratta di un fatto di estrema gravità, per il quale chiediamo alla Procura della Repubblica di fare chiarezza” – ha annuciato a mezzo stampa l’avvocato della famiglia, Michele Sodrio. “La mia cliente non aveva alcuna malattia, né soffriva di alcuna patologia cronica. Un’intera famiglia è precipitata nella disperazione e tre figli sono rimasti senza madre, nonostante che dall’ospedale avessero avuto rassicurazioni che la signora stava bene e sarebbe stata dimessa a breve. La stessa Fede Stefania ha inviato la mattina un messaggio al compagno, scrivendo che gli voleva bene e presto sarebbe tornata a casa, salvo poi sapere dopo poco più di un’ora che la paziente era deceduta. Mi risulta che si sia subito attivato il commissariato di Cerignola, per il sequestro della cartella clinica, e che la Procura della Repubblica abbia già nominato un consulente medico legale per l’autopsia. Anche noi come persone offese nomineremo un consulente medico, appena ricevuto l’avviso delle operazioni”.

 

Nella giornata di oggi è giunta anche la nota ufficiale dell’ASL Foggia a commento di quanto accaduto. La direzione generale, per dissipare ogni sospetto di “mala sanità”, ha avviato una procedura interna per l’accertamento delle attività sanitarie poste in essere dal personale aziendale e ha dichiarato la massima disponibilità e collaborazione verso la Magistratura:



“In riferimento al decesso della paziente di 38 anni di Stornara, avvenuto presso il Presidio Ospedaliero di Cerignola – si legge nella nota ufficiale – la Direzione Generale della ASL Foggia, nell’esprimere la piena vicinanza ai familiari per la perdita subita, comunica che è stata avviata una indagine interna per l’accertamento delle attività sanitarie poste in essere dal personale aziendale. Da una prima ricostruzione dei fatti, la signora, come riferisce la Direzione Medica di Presidio, è stata seguita in Rianimazione, struttura ad alta intensità assistenziale, con diligenza e professionalità. La ASL Foggia esprime, intanto, la massima disponibilità e fiducia nella Magistratura per le indagini di rito e resta in attesa di ulteriori decisioni”.

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