“Sono stati momenti drammatici, vissuti nell’incertezza delle notizie che si susseguivano”. Comincia così, dal ricordo dei tragici fatti di Strasburgo dove un attentatore l’11 dicembre ha ucciso 5 persone tra cui il giovane giornalista italiano Antonio Megalizzi, l’intervista che Elena Gentile, componente del Gruppo dell’Alleanza progressista di Socialisti e Democratici al Parlamento Europeo e membro di diverse Commissioni, ha concesso in esclusiva a “Il Megafono dei 5 Reali Siti”, per parlare di Europa a 360 gradi.
Futuro dell’UE, ma anche presente, che purtroppo fa rima con l’attentato accaduto pochi giorni fa. “Poco dopo le 20 ci era arrivato un messaggio in cui veniva annunciato quello che stava avvenendo, in vie tra l’altro che sono palcoscenico di momenti belli – ha detto l’europarlamentare -. Migliaia di cittadini e cittadine frequentano quelle zone nei giorni precedenti e successivi al Natale i Mercatini, perché Strasburgo è per molti adulti e giovani il luogo delle istituzioni europee, di quella Europa che rappresenta ancora una grande opportunità, per i giovani un sogno da declinare nella vita quotidiana e tra loro c’era anche il nostro connazionale Antonio che purtroppo ha perso la vita in questo attentato terroristico. Noi siamo usciti dal Parlamento soltanto alle 3 di notte, quando la Polizia ci ha concesso di uscire scortati e di raggiungere gli alberghi, ma alcuni colleghi sono rimasti lì anche oltre e sono usciti all’alba. E’ un duro colpo alle istituzioni europee, ma anche a quel processo di integrazione e di condivisione che noi supportiamo con gli atti del Parlamento e il lavoro delle Commissioni. Purtroppo la Francia è in questo momento terreno difficile sul tema dell’integrazione, nonostante alcuni immigrati siano di seconda e addirittura terza generazione”.
Un attentato importante, avvenuto in un periodo storico già delicato per l’Unione Europea, che da un lato tenta di “entrare” nelle periferie ma dall’altro stenta a riscaldare i cuori dei cittadini europei, italiani inclusi. Un dato non di poco conto se si pensa che il prossimo anno ci saranno le elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo. “Indubbiamente siamo in un momento particolare – ammette Elena Gentile – perché c’è una percezione diffusa di una Istituzione distaccata dalla vita dei cittadini, quasi inutile. Invece, e questo sarà il tema della prossima campagna elettorale, deve passare la percezione di una Istituzione vicina alla gente, dentro la percezione di un Continente che mette al centro nuovamente e finalmente le persone, declinando una nuova Agenda dei diritti e rispettando le esigenze di ciascuna. Abbiamo lavorato in questi anni per costruire nuove prospettive di sviluppo e di crescita che per noi devono essere inclusive”.
Diversi i temi affrontati, da quello dell’Ambiente con Coop21, Coop24, la questione della decarbonizzazione, passando per la lotta alle fonti di inquinamento, la battaglia contro i pesticidi, che incombono anche sul territorio pugliese. Non da meno il tema della Salute, con la battaglia per l’accesso alle cure e la sperimentazione di farmaci innovativi in settori delicati come l’Oncoematologia Pediatrica. E poi il lavoro: “Abbiamo approvato dopo tanti anni il Pilastro Sociale, un documento importante che punta a difendere le persone più fragili, colpite dalla crisi, e che dà una idea di lavoro diversa, che punta alla qualità – sostiene Elena Gentile -. Abbiamo inoltre lavorato per ridurre il gap salariale tra uomini e donne e una maggiore conciliazione dei tempi vita-lavoro”. Non da meno, inoltre, il lavoro fatto sui giovani, con il potenziamento delle esperienze di Erasmus che consentono a ragazzi di girare l’Europa per consolidare e provare esperienze lavorative importanti; il Corpo Europeo di Volontariato, che in 12 mesi consente di cimentarsi in qualsiasi Paese Europeo, oltre ad esperienze di lavoro regolarmente contrattualizzate.
“L’Europa spalanca le porte ai giovani e offre opportunità dentro una convinzione di lavoro: oggi bisogna sintonizzarsi dentro un profilo di innovazione dei percorsi di crescita economica e sviluppo – dice la Gentile -. Questa è l’Europa che dobbiamo comunicare, che non è quella solo della rigidità e dei patti da rispettare”.
Inevitabile il riferimento alla Manovra Economica Italiana, su cui è in atto una trattativa serrata tra Roma e Bruxelles: “E’ una Manovra fuori dai canoni europei – spiega l’europarlamentare – ma non deve passare l’idea che l’Europa è una matrigna e non vuol bene al nostro Paese. Noi abbiamo il grande problema del Debito Pubblico, e se non riusciamo ad aggredirlo sarà difficile far passare Manovre come queste che sono solo di Spesa Pubblica. L’Europa non pone vincoli aritmetici, ma ci chiede una Spesa incentrata su crescita, sviluppo e riforme che possono attecchire. Questa Legge di Bilancio non è in questo mood”. La soluzione qual è, allora? “Bisogna investire in scuole, ospedali, infrastrutture, strade, ferrovie e soprattutto avviare un grande Piano per l’Housing Sociale che guarda al tema della casa accessibile a tutti e per tutti – afferma Elena Gentile -. La Brexit è la cartina di tornasole di come questa crescita del Populismo sia un boomerang pericoloso. Il Mercato Unico Europeo, invece, dà forza a ciascun Paese, se noi dovessimo uscire dall’Europa diventeremmo una barchetta di carta nell’oceano. Abbiamo appena concluso le votazioni sull’accordo di Libero Scambio con il Giappone, che consentirà alle aziende italiane, soprattutto quelle agroalimentari, di poter internazionalizzare le proprie risorse. E questo significa crescita dei territori e anche delle periferie. Ma al centro di tutto deve esserci la rivalorizzazione del Capitale umano, quindi la formazione, l’inserimento di politiche attive per il Lavoro. Così si contrastano le Povertà, non con il Reddito di Cittadinanza”.
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