Un lungo corso nello storico partito socialista, insegnante a scuola ed istruttore di scuola guida, già sindaco di Orta Nova dal 86 all’88 e dal 91 al 93, venticinque anni in consiglio comunale, attuale consigliere d’opposizione e presidente del Consiglio dell’Unione dei Cinque Reali Siti. Questo è in sintesi in lungo cursus honorum di Pasquale Ruscitto, 72 anni e candidato sindaco per le prossime elezioni amministrative di Orta Nova.



Ruscitto ha di recente ufficializzato la sua candidatura, rompendo gli indugi dopo il tentativo di creare un percorso unitario con PartecipiAMOrtanova. Ruscitto si presenterà con la sua lista “Punto e Accapo” e, ai microfoni de Il Megafono dei Cinque Reali Siti, ha spiegato le ragioni che lo hanno portato a ritornare in campo.

“Se sono ancora qua non è perché lo voglio io, ma perché sono stato chiamato” – afferma Ruscitto. “Le mie amministrazioni in passato sono cadute in situazioni molto difficili come Tangentopoli, furono situazioni particolari da cui siamo sempre riusciti a risollevarci. Oggi siamo in una situazione più o meno simile ad Orta Nova, dove non abbiamo mai fatto davvero il salto di qualità. Nella storia di Orta Nova sono stato il candidato che ha ricevuto più preferenze, questo perché ci sono tante persone che mi hanno voluto bene e ancora me ne vogliono”.

Ma non ci sono solo gli amici. Ruscitto ha identificato i detrattori di oggi come “quelli c’erano anche ieri”, affermando così che nel contesto ortese ci siano stati pochi cambiamenti in questi anni. Uno di questi è quello che riguarda il linguaggio sui social network. Lo stesso Ruscitto, anch’egli presente sui social, ha diffidato quanti utilizzano profili “fake” per criticare gli avversari: “Cerchiamo di avere l’onestà intellettuale di presentarsi con il proprio nome”. “Io mi dedico alla politica perché per me è una malattia” – ha affermato Ruscitto. “Sento ancora di avere il cuore giovane per potermi impegnare per gli altri”.

Alle prossime elezioni Ruscitto si confronterà ancora una volta con il sindaco uscente Dino Tarantino, verso il quale il professore esprime tutte le sue riserve. Le critiche, mosse anche dagli scranni del consiglio comunale, hanno riguardato soprattutto il criterio con il quale sono state impiegate le risorse dei bilanci comunali che comunque restano in buone condizioni. Oltre agli autovelox e ai dissuasori mobili, Ruscitto ha criticato anche una delle misure più apprezzate dell’ultima esperienza amministrativa, ovvero quella relativa allo spostamento dell’area mercatale. “Il progetto è stato affidato ad un solone che ci ha fatto solo sprecare soldi”. Da consigliere comunale di opposizione, Ruscitto ha tirato le orecchie anche ai suoi colleghi di minoranza, accusati di aver preso troppo sottogamba un ruolo chiave per la crescita di Orta Nova. La scarsa compattezza della minoranza e la linea ondivaga della maggioranza hanno avuto dei riscontri anche sulla questione dei rifiuti e degli aumenti TARI, ancora d’attualità visto che il prossimo 31 gennaio il Comune si legherà alla SIA per altri 9 anni, nonostante i noti problemi. “Per tutte queste motivazioni il mio giudizio sull’amministrazione Tarantino è fortemente negativo” – chiosa Ruscitto.


E all’accusa di chi pensa che all’ultimo ballottaggio i voti di Pasquale Ruscitto abbiano favorito l’elezione di Dino Tarantino, a discapito di Iaia Calvio, lo stesso professore risponde: “Io ho agito sempre con molta lealtà. Ci ho riflettutto molto quando mi hanno chiamato a votare, ma la mia scelta è stata dettata dal fatto che stava nascendo una centrale a biomasse, inizialmente prevista sul territorio di Carapelle. Quando mi sono proposto volevo fare io il sindaco, avevo chiesto ad entrambi l’apparentamento, ma nessuno dei due ha accettato”. E infine un suggerimento ai candidati per le prossime elezioni: “Mi dovete seguire! Ci apprestiamo a vivere un periodo decisivo per il nostro territorio, per questo avranno dei ruoli importanti, le commissioni, il consiglio comunale e l’Unione dei Cinque Reali Siti. Il sindaco di Orta Nova, chiunque sarà, deve essere lui a trainare questo comprensorio”.

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