Vi ricordate Savino Carbone, l’anziano 93enne di Orta Nova che ha stupito il mondo per essere diventato padre a 93 anni? Ebbene dopo il clamore mediatico della gravidanza di sua moglie Samira (42 anni, originaria del marocco), si accesero i riflettori anche sulla situazione di indigenza di questo nucleo familiare, situazione che avrebbe potuto pregiudicare anche la crescita del piccolo. Questa storia – raccontata sui principali giornali italiani – ha attirato la beneficenza di tante famiglie napoletane che si sono mobilitate dopo aver visto le foto del piccolo Ilyas adagiato in una culla di vimini.


La vicenda, all’indomani del parto presso l’Ospedale Tatarella di Cerignola, è stata raccontata con dovizia di dettagli dal settimanale nazionale “Oggi” che ha letteralmente adottato questo nucleo familiare di Orta Nova, favorendo la mobilitazione di tanti benefattori di Napoli e provincia. Il tam tam della beneficenza ha preso le mosse su un gruppo Facebook “Sos amici, aiutiamoci tra di noi” con oltre 90.000 iscritti. Qui gli utenti hanno iniziato la raccolta fondi che ha consentito l’acquisto di una nuova culla per Ilyas, oltre ad una quantità industriale di pannolini, farmaci, latte in polvere e articoli per l’igiene che torneranno utili al piccolo nei prossimi mesi.

Soltanto alcune settimane fa, due dei tanti benefattori sono stati ad Orta Nova e hanno consegnato a Savino Carbone a sua moglie Samira tutti i beni che sono stati acquistati tramite la raccolta fondi. L’abitazione dell’anziano 93enne, però, non poteva contenere il gran numero di beni acquistati e così la scorta di articoli per l’infanzia è stata lasciata sotto la cura e l’amministrazione della Misericordia di Orta Nova, nella persona del segretario Gaetano Volpe, che provvederà a dispensare gli articoli quando la coppia ne farà richiesta.



Nel numero 20 del settimanale “Oggi”, in edicola il 17 di maggio 2019, la giornalista Mariagiovanna Capone, a pagina 62, racconta l’emozione di Samira nel momento in cui ha ricevuto tutto l’occorrente per crescere al meglio suo figlio. Una storia questa che è la rappresentazione plastica della grande solidarietà degli italiani e della funzione sociale del giornalismo che sarebbe da riscoprire.

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