Tantissimi palloncini bianchi si sono alzati in volo davanti alla Chiesa della BVM dell’Addolorata di Orta Nova, all’uscita dei quattro feretri della famiglia Curcelli. La comunità locale ha partecipato in massa ai funerali di Valentina, Miriana, Teresa e Ciro, protagonisti loro malgrado della tragedia familiare consumatasi lo scorso venerdì sera in Via Guerrieri ad Orta Nova, dove il padre ha sparato moglie e figlie prima di togliersi la vita.


Le esequie, presiedute dal Vescovo della Diocesi Cerignola – Ascoli Satriano Monsignor Luigi Renna, hanno segnato un momento di forte commozione per tutta la città ancora sotto choc per quanto accaduto. Alla presenza di sindaci e amministratori dei Comuni dei Cinque Reali Siti, di associazioni, colleghi di Ciro della polizia penitenziaria, autorità militari, scuole e cittadini, il Vescovo durante l’omelia ha mandato un messaggio di conforto alla famiglia e un perentorio monito a tutta la comunità ortese:

“Dobbiamo decidere come porci davanti a questa tragedia” – ha affermato il pastore della Diocesi locale. “Se avere uno spirito curioso, razionalista o se limitarci a sentenziare. Io vi supplico di stare con i sentimenti di questa famiglia lacerata dal dolore. Una famiglia che oggi è come dei cocci in frantumi, ma noi dobbiamo avere la discrezione di ricordarla per tutti gli anni caratterizzati da gioia e tranquillità. Questa vicenda – ha proseguito Renna durante l’omelia – deve essere un monito per tutti noi. Quando viviamo nel disagio non dobbiamo rimanere da soli, piuttosto dobbiamo chiedere aiuto e affidarci al sostegno del prossimo. Questo è quello che chiedo alla comunità: Orta Nova può essere una famiglia di famiglie, vinca l’umanità. E sopratutto – nella chiosa finale, parafrasando Virgilio – impariamo ad avere la capacità di perdonare chi è morto…”.

Il dolore è la commozione hanno accompagnato tutta la cerimonia, al termine della quale è intervenuto anche il sindaco di Orta Nova, Domenico Lasorsa che ha definito l’accaduto “una delle pagine più brutte della storia della città di Orta Nova”.

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