Se chiedessi in giro chi è Elena Lucrezia Cornaro Piscopia molti farebbero una faccia con tanti punti interrogativi: alcuni penserebbero a una influencer, altri a una nobile decaduta e non andrebbero molto lontano dalla verità. Benedetta de Mari, in questo testo, fa parlare con la sua viva voce proprio Elena che, giunta agli ultimi giorni della sua vita, la ripercorre raccontandola al lettore. Perché questa donna è così importante? Perché è la prima donna laureata al mondo e, pur essendo vissuta nella seconda metà del Seicento, riesce ad avere una vita piena, indipendente e sorprendente. La de Mari ci regala pagine davvero stupende, che riescono a rendere la grandezza di una donna che fino alla fine è rimasta umile; una donna dalla sapienza immensa e con una forza interiore supportata da una fede limpida. Questo libro si legge con il cuore e aiuta a diffondere la conoscenza di una figura troppo poco nota. Da regalare e da regalarsi.
Se fosse cibo:
Una cioccolata calda: Venezia è stata la prima città a sdoganare questa bevanda. Ed Elena era veneziana!
Racchiuso in una frase:
Il passar per casa di sapienti ed eruditi provenienti da mezz’Europa aveva dato fuoco a quel seme della curiosità di sapere, come in nessun’altra donna del mio tempo. Già, il mio tempo! Se da un lato a Venezia si pubblicavan più della metà dei libri pubblicati in Italia e se, il secolo prima, Aldo Manuzio pubblicava col suo nuovo corsivo libri in latino, ebraico, armeno… dall’altro alle donne molto di tutto ciò era precluso: istruire una donna era contrario alla mentalità del mio tempo, alla mentalità di una Venezia, comunque aperta al mondo, ma ancora chiusa all’istruzione femminile (pp. 47-48)
Edizione utilizzata:
Benedetta DE MARI, La mia Elena Lucrezia – Ultimo monologo di una felice memoria, CLEUP, Padova 2019
Dove trovare il libro:
E’ reperibile in tutte le librerie online (mondadoristore.it, lafeltrinelli.it, ibs.it).