Ci sarebbe un ulteriore capitolo della triste vicenda di cronaca verificatasi lo scorso ottobre ad Orta Nova. I familiari di Filomena Bruno, la donna uccisa sotto casa sua dal’ex genero Cristoforo Aghilar, hanno espresso la volontà di fare causa ai Carabinieri per accertare delle omissioni nelle tutele che la donna avrebbe dovuto avere a far data dalle prime minacce che la stessa ha subito nei giorni precedenti al femminicidio.


Infatti, prima dell’accoltellamento in Via Diaz, sono stati almeno due i casi in cui Aghilar avrebbe minacciato i familiari di Filomena e la stessa donna poi assassinata. Aghilar per giorni, dopo le prime minacce, è stato latitante ed è proprio questo periodo di tempo che sarà approfondito dalla autorità competenti per accertare eventuali inadempienze delle forze dell’ordine.

“Chiediamo ai due ministeri competenti il risarcimento dei danni civili, per la perdita di Filomena da parte dei suoi parenti – afferma l’avvocato della famiglia di Filomena Bruno, Michele Sodrio, in una nota stampa. “Sono assolutamente certo che vi siano stati comportamenti di grave negligenza e superficialità da parte di chi avrebbe dovuto intervenire in ben altro modo. Mi fa specie che, di fronte ad una vicenda così drammatica e dolorosa, lo Stato non si sia dato nemmeno il disturbo di rispondere alle richieste dei suoi cittadini, dato che alla nostra istanza di mediazione nessuno dei due ministeri ha fatto pervenire alcuna comunicazione. Poi ci si riempie la bocca di solidarietà alle vittime di femminicidio ed ai loro familiari. Ma come sempre noi confidiamo nella giustizia e nei tribunali, per giungere all’accertamento delle responsabilità anche sul piano civilistico e dei risarcimenti”.



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