Qualche tempo fa è andata in onda in TV una serie molto divertente nella quale il protagonista, un giornalista newyorkese, decide di vivere seguendo tutti i precetti della Bibbia, anche quelli più bizzarri. La serie, Living Biblically, è ispirata a una storia vera: il giornalista si chiama A.J. Jacobs e il libro che racconta il suo esperimento sociale si intitola “Un anno vissuto biblicamente”. A.J. è agnostico: di origine ebraica, è cresciuto in una famiglia molto laica. Per scrivere questo libro decide di seguire alla lettera tutti i precetti della Bibbia, o almeno ci prova. Ne viene fuori un diario divertente, nel quale il protagonista, attraverso il rispetto di norme, a volte assurde e in contraddizione perché frutto di culture e tempi diversi, ci racconta un mondo variegato, tra ebraismo e cristianesimo, con uno stile davvero accattivante. Una storia spassosa, un insegnamento di vita, alla scoperta di un mondo sconosciuto ai più, che aiuta anche il più ateo a riflettere su cos’è la fede. Consigliato!


Se fosse cibo:
Challah: pane tipico tradizionale della cucina kosher preparato per lo shabbat.
Racchiuso in una frase:
«[…] ho cominciato a guardare alla vita in modo diverso. Quando ci si trova a ringraziare Dio per ogni piccola gioia – ogni pasto, ogni risveglio mattutino, ogni sorso d’acqua – non si può fare a meno di mostrare più riconoscenza anche per la vita in sé, per il mirabile fatto di esistere» (p. 223).

Edizione utilizzata:
A.J. JACOBS, Un anno vissuto biblicamente, Rizzoli, Milano 2008

Dove trovare il libro:
Il libro è attualmente fuori catalogo ma periodicamente si trovano copie su amazon.itebay.itabebooks.it e comprovendolibri.it

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