A volte il cambiamento climatico avviene in modo così rapido e improvviso che il nostro organismo ha difficoltà ad adattarsi. Tale cambiamento può incidere negativamente sulla nostra salute per lo stretto legame che esiste tra la variazione delle condizioni meteorologiche – pressione atmosferica, temperatura, piogge, vento, umidità dell’aria – e il benessere psicofisico. Per approfondire l’argomento è interessante il parere – diffuso sul web – del dott. Maurizio Tommasini, responsabile dell’Unità Operativa di Medicina Generale ed Epatologia di Humanitas.
“Quando si verificano cambiamenti della temperatura esterna (da freddo intenso a grande caldo e viceversa) il nostro organismo reagisce attivando un meccanismo di termoregolazione” – afferma il dottore. “Se fa freddo esso produce calore attraverso il metabolismo dell’energia proveniente dall’attività muscolare e dall’alimentazione, mentre se fa caldo disperde il calore attraverso i processi di sudorazione e minzione. In entrambi i casi, il fine è quello di mantenere la temperatura corporea costante sui 37°. Ma se gli sbalzi di temperatura sono bruschi e continui questo complesso meccanismo di regolazione termica fa fatica ad adattarsi, poiché coinvolge diversi apparati vitali (sistema cardiocircolatorio, polmonare, nervoso, ormonale)”.
I repentini cambiamenti climatici possono rappresentare un problema per le persone con minori difese, come i bambini, gli anziani e i soggetti che presentano gravi patologie croniche. Le conseguenze negative di tale situazione sono a carico principalmente dell’apparato respiratorio: si avranno, quindi, raffreddori e faringiti. A fare ammalare non è il freddo o il caldo eccessivo, ma sono gli sbalzi repentini di temperatura ai quali l’organismo si trova impreparato. In questa situazione di continua alternanza caldo-freddo è consigliabile vestirsi in modo adeguato, per così dire “a cipolla”, ossia indossando un abito sopra l’altro, per essere pronti a spogliarsi e rivestirsi in modo graduale a seconda della situazione.
Ma cosa succede nelle vie respiratorie quando passiamo da un ambiente caldo ad un ambiente freddo? Innanzitutto le ciglia sulle cellule che tappezzano le vie aeree e che aiutano a espellere micropolveri o germi si bloccano, i vasi sanguigni locali si restringono e così scarseggia l’apporto di nutrienti e ossigeno alle mucose e al sistema linfatico locale; inoltre la frequenza respiratoria aumenta, contribuendo a raffreddare rapidamente trachea e bronchi e comportando pure un’evaporazione più marcata e veloce del sottile strato di fluido che ricopre le vie aeree per proteggerle. La conseguenza è che si “seccano” di più e quindi si irritano, con incremento dell’infiammazione locale e contemporaneo calo delle difese: al freddo infatti diminuisce o addirittura si blocca l’attività dei macrofagi (cellule del sistema immunitario che si trovano nelle mucose: sono gli “spazzini” dell’organismo e una prima difesa nei confronti dei germi) ed è perciò più probabile contrarre un’infezione.
Un valido aiuto per rafforzare le difese dell’apparato respiratorio, affinché funzionino al meglio, può essere dato dall’haloterapia eseguita presso i centri Clinica del Sale con sistema AerosalMed® (Certificato dispositivo medico), presente sul nostro territorio ad Orta Nova in Corso Umberto I,21. Si tratta di cicli di sedute di aerosol-terapia salino a secco che sfruttano le capacità naturali del sale per riequilibrare le funzioni delle ciglia che rivestono le vie respiratorie al fine di espellere gli agenti patogeni con i quali si viene a contatto.
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