La Misericordia di Orta Nova continua a chiedere al Comune ortese le integrazioni della convenzione per il conseguente permesso a costruire la Casa della Provvidenza, il progetto benefico finanziato dalla Diocesi Cerignola – Ascoli Satriano. Dopo due deliberazioni all’unanimità dell’assise comunale, la confraternita ortese è tornata a richiedere questi passaggi burocratici con una comunicazione inoltrata lo scorso 25 febbraio al sindaco, agli assessori, agli uffici competenti e ai consiglieri di minoranza.

Dopo aver ricevuto la missiva, l’ex sindaco di Orta Nova, oggi consigliere d’opposizione, Dino Tarantino, ha posto l’accento sulla vicenda, evidenziando le lungaggini burocratiche che stanno rallentando l’operato della realtà di volontariato. La confraternita ortese, in attesa di riscontri, aveva paventato la possibilità di sospendere per una settimana i servizi sociali svolti dai volontari, attività che in questo momento pandemico risultano di fondamentale importanza per la comunità.

“Sappiamo benissimo che il consiglio comunale è l’organo più importante della politica” – afferma Dino Tarantino. “Non si spiega, quindi, come mai dopo due deliberazioni non si sia giunti ancora a dei risultati. I volontari svolgono decine di servizi gratuiti per la comunità, in virtù questo – conclude Tarantino – ritengo che l’operato dell’amministrazione comunale sia una continua delusione”.

Sul tema, intervistato da Il Megafono, è intervenuto anche il Governatore della Misericordia, Giuseppe Lopopolo, il quale si è detto fiducioso per la risoluzione del problema. “A seguito della nostra lettera – afferma Lopopolo – siamo stati contattati dall’Ufficio Tecnico del Comune che si sta impegnando per risolvere quanto prima la questione. Le lungaggini che ci sono state sono inaccettabili, visto che è passato già molto tempo dalle deliberazioni del Consiglio Comunale. Questi ostacoli non ci permettono di valorizzare le risorse che ci sono state affidate dalla Curia Vescovile, per un progetto benefico che in questo periodo di emergenza risulterebbe ancora più utile”.



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