Un palazzo, una residenza, un mondo. L’epoca è la nostra, eppure non lo è: è un’epoca di una dittatura che impone il pensiero unico, il senso del dovere, un ordine sociale. “Residenza Arcadia” è un microcoscmo creato dal disegnatore italiano di origini argentine Daniel Cuello. Come gli anziani di ogni epoca e di ogni luogo, i protagonisti di Residenza Arcadia sanno tutto di tutti e si lamentano di tutto e di tutti. Ma è davvero così? Con abilità e buone capacità narrative, Cuello ci porta a scoprire il passato dei personaggi tra segreti inconfessabili e ferite mai rimarginate, in un mix interessante di gag e pagine commoventi. Il lettore entra nella residenza, gioendo e soffrendo ora per uno, ora per l’altro, divenendo comprimario di questi anziani, che nella quotidianità spesso scontano la pavidità delle proprie vite. Una bella lettura.

Se fosse cibo:
Riso, cucinato al vapore. Uno dei comprimari della storia è proprio il riso…

Racchiuso in una frase:
– Io sono solo un vecchio. Se mi guardo alle spalle, vedo tanti anni di duro lavoro. Di dedizione. E’ come d’estate, quando rimani in spiaggia fino al tramonto. uuugh… Le ore più belle della giornata sono passate. Un po’ per volta, gli altri se ne sono andati e tu sei rimasto da solo. Vedo il tramonto. A volte mi sento malinconico, come quel film in cui il protagonista nasce vecchio e muore bambino… mhm… Com’è che si chiama?- Benjamin Button.- Ma no! Quello con Brad Pitt!- Benjamin Button, Cazzo!- No! Vabbè, dai, lascia stare, finisci di passare il lucidante. (p. 93)

Edizione Utilizzata:
Daniel CUELLO, Residenza Arcadia, BAO, Milano 2017

Dove trovare il libro:
E’ facilmente reperibile, sia in versione cartacea che elettronica, sui siti delle maggiori librerie online italiane (mondadoristore.itunilibro.itibs.it).



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