E’ stata resa nota l’identità del muratore che ha perso la vita questa mattina all’interno del cimitero di Orta Nova. Si tratta di Stefano Zanni, 61 anni, originario del Comune dei Cinque Reali Siti. L’uomo stava eseguendo dei lavori di edilizia presso una cappella privata, quando l’impalcatura sulla quale era salito ha ceduto. Il muratore è morto sul colpo e a nulla è valso l’intervento dei sanitari del 118, allertati dal proprietario della cappella dove si stavano svolgendo i lavori. Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri e i tecnici dello SPESAL per i rilievi di prassi.

Questo incidente ha acceso ancora una volta i riflettori sul tema della sicurezza sul posto di lavoro. A distanza di poche ore dalla tragedia è intervenuto il sindaco di Orta Nova, Domenico Lasorsa, che ha espresso tutto il suo rammarico per quanto accaduto. “Quello che è accaduto questa mattina – spiega il primo cittadino – rappresenta una tragedia per tutta la nostra comunità. Nel 2021 non si può ancora morire sul posto di lavoro. Il tema della sicurezza del lavoro deve tornare in auge nel nostro dibattito quotidiano. Ci stringiamo attorno alla famiglia Zanni per il dolore che stanno provando in questo momento”.

Dura è stata anche la reazione delle sigle sindacali che hanno fatto appello al neo-prefetto affinché si possa porre in essere una strategia organica sul tema della sicurezza. “Ancora un morto sul lavoro” – riportano in una nota congiunta si segretari generali di FENEALUIL, FILCA-CISL, FILLEA-CGIL FOGGIA. “Ci tocca ancora aggiornare questo terribile elenco che già registra quasi 1.400 morti all’anno in Italia e, in Puglia, nei primi tre mesi del 2021, circa seimila denunce di infortuni sul lavoro, una media di 63 al giorno, e 13 casi mortali. La strage continua nonostante i proclami e gli slogan. Noi continuiamo a registrare sistematiche violazioni di ogni standard di sicurezza sui luoghi di lavoro. Per questo, nell’esprimere solidarietà e cordoglio alla famiglia dell’operaio deceduto, preannunciamo una richiesta di confronto urgente che invieremo al Prefetto in queste ore”.



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