Il Foggia “fa il suo dovere” battendo la Turris nell’ultima giornata di regular season e si guadagna il quarto posto viste le non vittorie dell’Audace Cerignola contro la Juve Stabia e del Picerno contro il Pescara. Nel Foggia fuori Schenetti e Petermann dal 1’ a favore di Odjer e Di Noia; per il resto, confermati Kontek, Rizzo e Leo davanti a Thiam, a centrocampo Garattoni torna padrone della corsia destra con Bjarkason dall’altra parte (al posto di Costa squalificato) mentre in avanti Peralta riguadagna il posto da titolare accanto a Ogunseye. 3-4-3 per la Turris con Perina in porta, trio difensivo composto da Miceli, Di Nunzio e Frascatore; in mezzo al campo Fontana sceglie F. Rizzo, Zampa, Franco e Schirò mentre in avanti il tridente è formato da Giannone, Maniero e Haoudi. Il Foggia parte bene ma la Turris non ci sta a fare il ruolo della vittima sacrificale e chiude bene gli spazi. La grande occasione ce l’ha Ogunseye poco dopo che sfugge bene a Di Nunzio e arriva a tu per tu con Perina ma il palo strozza in gola l’urlo di gioia dell’attaccante rossonero. Il Foggia si scuote e al 43’ va in vantaggio con Bjarkason che in area fa fuori un avversario e trafigge il portiere della Turris.

Al 46’ il Foggia raddoppia: Bkarkason (uno dei migliori dei rossoneri) trova Peralta che si ‘beve’ mezza difesa della Turris e fa secco Perina. I rossoneri giocano sul velluto e al 53’ un favore glielo fa Miceli che tocca di braccio ingenuamente la palla su respinta del portiere, rigore inevitabile che Ogunseye trasforma. Fontana manda in campo anche Maldonado e Boccia per Maniero e Di Nunzio. La Turris accusa il colpo e al 62’ Frigerio raccoglie un cross preciso di Di Noia e partecipa al festival del goal con il 4-0. Finisce in festa allo Zaccheria. Il 3 maggio il Foggia tornerà tra le mura amiche, e stavolta sarà da dentro o fuori.

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