Nella primavera del 1969, le popolazioni dei Monti Dauni furono protagoniste di una delle più grandi e partecipate lotte di massa nella storia del Mezzogiorno. Decine di migliaia di persone si mobilitarono per chiedere che gli idrocarburi, rinvenuti in grande quantità nei territori del nostro Preappennino, non fossero portati via, ma venissero utilizzati in loco per promuovere lo sviluppo industriale. I permessi per la coltivazione dei pozzi erano stati rilasciati dal Governo, senza che le popolazioni interessate ne fossero state informate. Quando venne avviata la costruzione degli oleodotti, che avrebbero sottratto al territorio il prezioso gas naturale, le popolazioni si mobilitarono dando vita a Comitati Popolari, assieme a partiti e sindacati. La protesta toccò il culmine a maggio del 1969, quando migliaia di persone occuparono i pozzi dando vita, il 23 maggio, ad una manifestazione popolare che sarebbe passata alla storia come “la marcia dei trentamila”. La popolazione del capoluogo scese in piazza assieme alla gente dei Monti Dauni che giunse a Foggia con tutti i mezzi, chiedendo che il metano servisse ad alimentare lo sviluppo locale. “I trentamila della marcia su Foggia e il movimento metanifero furono un fatto veramente nuovo nella storia della politica meridionalistica”, ebbe a scrivere in “Nord e Sud” Ugo Leone. Il movimento attirò l’attenzione del Gruppo dei Meridionalisti capeggiato da Vittore Fiore.

Martedì 2 maggio 2023, a 54 anni da “la marcia dei trentamila”, quegli eventi saranno ricordati nella sala consiliare del Comune di Orsara di Puglia, a partire dalle ore 17.30. L’incontro pubblico, patrocinato dall’Amministrazione comunale orsarese, è organizzato dal “Progetto della memoria ritrovata” (www.memoriaritrovata.it), iniziativa sviluppata dallo SPI Cgil Foggia (Sindacato Pensionati) e dall’Auser. Sarà proiettato “L’osso e la polpa”, il documentario di Geppe Inserra e Matteo Carella sulle lotte per il metano del 1969 nei Monti Dauni. Interverranno Mario Simonelli, sindaco di Orsara di Puglia; Concetta Terlizzi, delegata alla Cultura del Comune di Orsara di Puglia; Carlo D’Andrea, segretario provinciale Spi Cgil; Anna Del Priore, responsabile Lega Spi Cgil di Orsara.

“La digitalizzazione di documenti scritti o sonori, di immagini e filmati, schiude prospettive nuove ed entusiasmanti al recupero, alla conservazione e alla trasmissione della memoria. Come Sindacato dei pensionati della Cgil, siamo depositari di una grande e luminosa memoria, che è nostro dovere morale e culturale raccogliere e tramandare alle giovani generazioni. La storia è un bene pubblico, che va tutelato, valorizzato, diffuso, trasmesso. Partendo da questa idea-valore, lo Spi Cgil della provincia di Foggia, assieme all’Auser provinciale, ha costituito l’Archivio della Memoria Ritrovata che ha lo scopo di produrre memoria attraverso il recupero, la sistemazione, la digitalizzazione e la condivisione di documenti di storia pubblica e di cultura materiale, con particolare riferimento alla storia del movimento bracciantile, contadino ed operaio della Capitanata e della Puglia”.

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