Negli anni Sessanta del secolo scorso, nei piccoli comuni del Subappennino Dauno, si sviluppò un movimento popolare senza precedenti, che chiedeva l’utilizzazione in loco del metano, rinvenuto in grande quantità nel sottosuolo collinare. La mobilitazione popolare culminò, nella primavera del 1969, nell’occupazione dei pozzi e in una grandiosa manifestazione che il 23 maggio vide sfilare a Foggia ben 30.000 persone.
Questa grande pagina di storia civile, che richiamò sul cosiddetto triangolo metanifero l’attenzione del Gruppo dei Meridionalisti, per la valenza profondamente innovativa del movimento, è raccontata nel documentario L’Osso e la Polpa di Geppe Inserra e Matteo Carella (regia di Giuseppe Gambino e Matteo Carella, produzione SharingTv – Spi Cgil) che sarà proiettato ad Orsara di Puglia, nell’ambito del progetto Memoria Ritrovata promosso da Auser Territoriale Foggia, con la collaborazione di Spi Cgil Foggia, Anpi e
Fondazione Foa e il sostegno della Regione Puglia e del Consorzio Teatro Pubblico Pugliese. Memoria Ritrovata è uno dei 17 progetti selezionati dal Teatro Pubblico Pugliese per il bando Un viaggio nella memoria.
Scandito dal serrato e coinvolgente storytelling di Geppe Inserra, il documentario racconta quella straordinaria stagione di mobilitazione e di partecipazione, attraverso le testimonianze dei diretti protagonisti: Vincenzo Giusto, Leonardo Savino, Paolo Agostinacchio, Michele Fusco, Pietro Carmeno, Sebastiano Botticella, Leonardo Capaldo, Carlo Mastropietro, Vincenzo Di Marzio, Angelo Rossi, Tonino Soldo, Antonio Rolla (in ordine di apparizione). Della grandiosa marcia dei trentamila a Foggia, viene mostrato un filmato d’epoca, inedito, in super 8 a colori. La proiezione, patrocinata dal Comune di Orsara di Puglia, si terrà martedì 2 maggio, con inizio alle 17.30 nella Sala Consiliare del Comune. Interverranno gli autori, Mario Simonelli, Sindaco di Orsara, Concetta Terlizzi, delegata alla cultura di Orsara, Carlo D’Andrea, segretario provinciale Spi Cgil Anna Del Priore, Lega Spi Cgil Orsara.

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