“E’ auspicabile che per il futuro le azioni di Pugliapromozione siano davvero efficaci, affinché promuovere la nostra regione sia una mission che coinvolga tutte le vere realtà sportive pugliesi che esportano meritoriamente, e troppo spesso con fondi propri e risibili, il brand Puglia in tutta Italia e anche a livello internazionale”. Lo afferma il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Giannicola De Leonardis, che spiega: “La determinazione del direttore generale 256/2023 ha assegnato 30.500,00 euro, recependo la richiesta del presidente della SSC Bari che ha proposto una azione di co-marketing finalizzata a promuovere il brand Puglia in occasione della finale di andata play-off di Serie B tra Cagliari e Bari dell’8 giugno. In pratica, si sono stanziati soldi pubblici per veicolare il marchio Puglia a Bari, sostanzialmente ad un pubblico costituito in larga parte da persone che la Puglia la conoscono già e che si sono radunate numerose attorno ai tre maxi schermi sistemati in città per seguire la partita tra Cagliari e Bari. Ora, preso atto di una operazione più banalmente autoreferenziale volta ad abbattere dei costi che davvero promozionale – prosegue De Leonardis – e che la SSC Bari può contare su una proprietà economicamente più che solida in grado di mettere in atto grandi investimenti anziché chiedere contributi pubblici, è quanto mai auspicabile per il futuro che Pugliapromozione guardi allo sport pugliese nella sua vivace complessità, dal calcio ai cosiddetti sport “minori”, e si renda conto che esistono migliaia di società sportive operanti in ogni disciplina, capillarmente presenti sui territori che, con enormi sacrifici, portano davvero in giro per l’Italia e nel Mondo il brand Puglia attraverso le imprese dei propri atleti. Mi auguro, quindi, che le future richieste che perverranno a Pugliapromozione da parte di altre associazioni sportive pugliesi, che magari lottano quotidianamente per la sopravvivenza e non possono certo permettersi di pagare stipendi faraonici ai propri tesserati, saranno egualmente accolte come accaduto nel caso appena descritto”, conclude De Leonardis.

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