È notizia di queste ore che la quotazione alla Borsa merci di Foggia segna 400 euro a tonnellata per il grano duro fino e 425 euro per il biologico. È evidente che si tratta degli effetti positivi delle politiche di Governo a difesa del settore, eccellenza del made in Italy e strategico per l’intera economia della nazione. L’intenzione del Ministero di stoppare immediatamente più che probabili manovre speculative a danno dei produttori e di monitorare i prezzi nel mercato italiano ha dato i suoi frutti”.

È questo il commento dell’On. Giandonato La Salandra (Fratelli d’Italia) che, esattamente un mese fa, rendeva nota la risposta del ministro Lollobrigida all’interrogazione depositata in Commissione Agricoltura, riguardo alle iniziative da adottare per tutelare la produzione nazionale di grano duro, in seguito all’ennesimo calo del prezzo, che stava flagellando gli sforzi degli agricoltori.

C’entra, di certo, l’evoluzione dello scenario mondiale, ma non si può non pensare che le recenti risposte del Masaf e l’indiscutibile attenzione del Governo sul settore agricolo abbiano inciso positivamente sull’aumento dei prezzi, sebbene alcuni indefessi “profeti di sventura”, pur di recuperare un po’ di visibilità, ora puntino il dito, invece, sul calo della produzione, che verosimilmente è connesso, piuttosto, ai differenti eventi climatici avversi che si sono susseguiti. “Abbiamo ancora molto da lavorare nelle prossime settimane sul settore vitivinicolo per la peronospora che sta distruggendo diversi vigneti della provincia ma la strada intrapresa è quella giusta. – prosegue il deputato foggiano – Perseguire l’obiettivo della CUN (Commissione Unica Nazionale) per il grano duro, immaginando di poter stabilire la sede della stessa proprio a Foggia, riconoscendo istituzionalità al ruolo della Capitanata come granaio d’Italia”.

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