La notizia ha invaso giornali e siti web: da alcuni mesi l’Università di Foggia – grazie a un’intuizione del team di ricerca del Learning Science hub (LSh) – si è trasformata in un polo stabile di sperimentazione degli innovativi strumenti didattici del maestro Camillo Bortolato, ideatore del metodo analogico.

In questo contesto, tra workshop, incontri formativi e tirocini, che hanno permesso al LSh di entrare nelle scuole della Provincia, fervono i preparativi per l’inizio del nuovo e soprattutto innovativo Bootcamp MAB.LAB UNIFG, un evento della durata di 24h, che avrà luogo tra il 12 e il 13 ottobre 2023 e sarà articolato in workshop e speech motivazionali allestiti tra il Dipartimento di Studi Umanistici (DISTUM) e il Dipartimento di Economia, Management e Territorio (DEMET).

Ad aprire i lavori, la mattina del 12 ottobre, i saluti istituzionali del Magnifico Rettore, il prof. Lorenzo Lo Muzio, il quale afferma: “L’esperienza del Bootcamp rientra tra i momenti di massima importanza per l’Università di Foggia: DISTUM e DEMET uniscono le forze e accolgono docenti e studenti per fare dell’innovazione didattica la chiave di volta per il futuro delle nostre scuole e delle nostre aule. Una fase sperimentale di grande rilievo per l’avvio di quella tanto spesso citata rete di relazioni e collaborazioni che collega università, scuole e territorio”.

In compagnia dello stesso Maestro Camillo, ormai amico dell’Università di Foggia, tante le novità, le attività e gli ospiti che andranno ad impreziosire il ricco programma della giornata: dal laboratorio creativo a cura del prof. Luca Grilli, il laboratorio Lego Serious Play a cura della prof.ssa Stefania Fantinelli, il Laboratorio di Pattern Language a cura del prof. Ciro Esposito, i laboratori artistici rivolti agli studenti del liceo e non poteva mancare un momento di coinvolgimento dei protagonisti più piccoli con i laboratori psicoeducativi e creativi Menta Piperina a cura della prof.ssa Petito e dell’Associazione Pera Cocomerina.
Ma le sorprese non finiscono qui. Per l’occasione, l’Università di Foggia apre le porte alla città, esce dai soliti meandri dipartimentali e festeggia l’inclusione con un concerto in piazza tutto gratuito e aperto alla città.

In Piazza Italia, a partire dalle ore 18.00, ben cinque artisti, cinque rappers con diversi talenti, si alterneranno sul palco per fare della loro musica, dei loro testi il manifesto dell’inclusione, termine spesso abusato, ma sempre più attuale.
E’ ormai noto come il Learning Science hub e l’Università di Foggia abbia a cuore il benessere di tutti gli studenti, ma un posto speciale è riservato nelle nostre ricerche all’inclusione scolastica, sociale e lavorativa dei tanti nostri studenti con Bisogni Educativi Speciale; a loro va il nostro I care, garanzia di un Dopo di noi sulla scia dell’autonomia” – queste le dichiarazioni della prof.ssa Giusi Toto, Delegata del Rettore per la formazione insegnanti e la formazione continua e coordinatrice del LSh, la quale aggiunge – “Per trasformare questo nostro sogno in realtà è necessario il coinvolgimento di tutta la società. Da qui parte l’idea di aprire le porte dei nostri dipartimenti, scendere in piazza e sensibilizzare con la musica il nostro territorio, affinché possono partire costruttivi dialoghi di inclusione”.
Ad aprire il concerto sarà il Magnifico Rettore dell’Università di Foggia, il prof. Lorenzo Lo Muzio, con il saluto alla città di Foggia e a quanti ci raggiungeranno dalla Provincia.
Sulle note di Gente che spera, ad animare la Piazza ci sarà Reverendo, rapper e cantante italiano, membro della Crew Pooglia Tribe, in compagnia di Nandu Papu, membro dei Sud Sound System, un gruppo di artisti originario del Salento, che combina ritmi giamaicani e sonorità locali, come l’uso del dialetto salentino e le ballate di pizzica e tarantella.
A seguire, saliranno sul palco, saranno anche i Drip Dealers, due giovani talenti della musica rap della nostra amata terra, della città di Orta Nova, Gabriele Rizzo e Lorenzo Granato, i quali lo scorso 22 Luglio hanno fatto la storia esibendosi al prestigioso “Dodji na Amfi” Festival, uno dei più importanti eventi dedicati all’hip hop e al rap dei Balcani.
Della nostra provincia è anche il quinto artista, protagonista della notte del Bootcamp. Parliamo di Simone Margherino, in arte MagosS, un ragazzo autistico di 23 anni che ha inciso la canzone intitolata ‘Paronomasia’, ovvero un bisticcio di parole, una figura retorica che consiste nell’accostare parole con suono molto simile ma significato diverso. Simone ha fatto della musica la sua forma di comunicazione, il suo Dopodinoi, divenendo un esempio per i tanti ragazzi spesso vittima di una società pietista. MagoS, infatti, fa della sua voce un canto corale, un inno alla gioia, e così non è mai ai margini ma al centro della sua comunità, amato e rispettato.
Queste sono solo alcune delle tante sorprese che coloreranno la città di Foggia la sera del Bootcamp MAB.LAB e che continueranno tutta la notte nella magica cornice del Dipartimento di Studi Umanistici con le sfide intitolate “Vinciamo la noiapp”, momento durante il quale i protagonisti della giornata saranno chiamati a mettere in circolo le idee per progettare un’app innovativa per la didattica e ispirata al Metodo Bortolato.  Ad impreziosire la serata, la presenza speciale di Rocco Dedda, divulgatore scientifico e docente di matematica e fisica appassionato di didattica digitale, la compagnia del Teatro dei Limoni e il Dj Set, le cui note risuoneranno nella notte dedicata alla sperimentazione.

NESSUN COMMENTO

LASCIA UN COMMENTO