“Infrastrutture per la mobilità, fiscalità agevolata, servizi essenziali, no ad interventi a pioggia, ma strutturati che si potranno ottenere solo con politiche mirate, dedicate ai piccoli comuni”.

E’ la richiesta, unanime, che arriva dai sindaci dei piccoli comuni riuniti a Roseto Valfortore, sabato scorso, per la tavola rotonda Aree interne, quale futuro? a cui hanno partecipato Rosanna Mazzia, sindaca di Roseto Capo Spulico (CS) e presidente nazionale di Borghi Autentici, a Roseto Valfortore per suggellare il Gemellaggio siglato lo scorso maggio; Rosa Palomba, vice sindaco e assessore alla cultura di Monte Sant’Angelo e coordinatrice regionale Borghi piĂą belli d’Italia; Gianluca Vurchio, sindaco di Cellamare, comune della cittĂ  metropolitana di Bari, coordinatore di Anci Giovani PugliaStefano Lombardi, in video conferenza, sindaco di Piana di Monte Verna, provincia di Caserta, coordinatore di Anci Giovani Campania

In sala, un bellissimo, piccolo auditorium ricavato nell’ex chiesa di San Rocco, di recente ristrutturata, alcuni sindaci e amministratori dei piccoli comuni dei Monti Dauni (Castelluccio Valmaggiore, Volturara, Carlantino, Faeto, Pietramontecorvino) e numerosi sindaci arrivati dalla Campania (San Bartolomeo in Galdo, Molinara, Foiano, Montefalcone, Castelfranco in Miscano) e dal Molise (Macchia di Valfortore, Campochiaro). Ognuno ha portato la propria esperienza amministrativa, le difficoltĂ , e la lotta quotidiana per far quadrare i conti, con casse comunali sempre piĂą vuote, in cui il gettito dei tributi diminuisce con il calare della popolazione. Non si piangono addosso, ma cercano e propongono soluzioni, perchĂ© il territorio, nei sui pregi e difetti, lo conoscono bene. Piuttosto, quel che si aspettano è ascolto ed attenzione dallo Stato centrale “La questione piccoli comuni deve diventare centrale nell’agenda dei Governi – ha detto Lucilla Parisi, sindaco di Roseto Valfortore – diversamente, continueremo ad avere decine di bandi, i soliti contributi a pioggia, e tutti i problemi seri dei territori delle aree interne resteranno irrisolti, con tutte le conseguenze che conosciamo e che da anni sono sotto gli occhi di tutti”. Rasanna Mazzia, sindaca di Roseto Capo Spulico, come la collega Parisi, non ha usato giri di parole “E’ necessario un cambio di passo rispetto ad una politica urbano-centrica che continua a marginalizzare le aree interne. Negli uffici dei piccoli comuni – ha sottolineato riprendendo l’intervento del sindaco di Piana di Monte Verna, e coordinatore Anci Giovani Campania, Giacomo Lombardi – facciamo i conti con la carenza di personale, con la mancanza di figure professionali e consulenti cui affidare progetti e quegli stessi bandi che ti danno la possibilitĂ  di fare lavori, creare piccole infrastrutture utili alla comunitĂ . E’ il caso – sottolinea ancora la sindaca che è anche presidente nazionale di Borghi Autentici – del PNRR, la cui mission era la riduzione del divario territoriale, ed invece, con la rimodulazione taglierĂ  fondi alle infrastrutture sociali di comunitĂ , opere, in molti casi, giĂ  appaltate. E’ tempo di dire le cose come stanno, e di farle valere” ha aggiunto Mazzia. La questione mobilitĂ  ed infrastrutture è emersa in maniera decisa e trasversale nel corso dell’incontro: al centro dell’intervento del sindaco di Macchia di Valfortore, Gianfranco Piacquadio, che ha rimarcato l’assenza di collegamenti ferroviari tra Foggia e Campobasso, e la necessitĂ  di potenziare l’aeroporto Gino Lisa, punto di riferimento per l’area interna del sannio-matese. Ma lo spopolamento, la decrescita demografica, tocca, ormai l’intero Paese, finanche le grandi cittĂ , seppur qualche comune in controtendenza ci sia. Nella mappa disegnata dallo SNAI, Cellamare, comune della cittĂ  metropolitana di Bari, conta 6700 abitanti, un numero triplicato in venti anni. Il merito è tutto da attribuire ad un territorio particolarmente vivace sotto il profilo economico, sociale e culturale come quello barese, alla mobilitĂ , con bus che collegano Cellamare a Bari ogni ora, alla strada a scorrimento veloce che l’attraversa. A sostegno dei piccoli comuni ci sono una serie di misure incardinate in una proposta di legge a cui ha lavorato ANCI Puglia, con il contributo proprio della sindaca di Roseto Valfortore, Lucilla Parisi, e presentata alla Regione Puglia. Attualmente è al vaglio della Commissione Statuto e Riforme istituzionali “E’ una legge che prevede incentivi per i Comuni pugliesi che soffrono lo spopolamento, spero che la Regione la porti in Consiglio, il prima possibile” ha dichiarato il sindaco di Cellamare, Giacomo Vurchio, coordinatore di Anci Giovani Puglia. I sindaci, a Roseto Valfortore, hanno evidenziato il bisogno di riorganizzare la struttura istituzionale del governo del territorio: la cancellazione delle ComunitĂ  Montane e losvuotamento delle funzioni delle Province hanno acuito isolamento e marginalitĂ  delle aree interne. Lo spopolamento mette a rischio la tenuta stessa della comunitĂ , e per evitarlo, i sindaci lavorano a progetti basati sull’economia sociale, sul turismo sostenibile.  Roseto Valfortore è stata pioniera nel campo delle strategie politiche di innovazione e coesione creando una delle prime cooperative di comunitĂ  della Capitanata, e la prima comunitĂ  energetica di Puglia, due progetti in cui ad essere protagonisti sono i cittadini che vivono in paese, un modello di sviluppo su cui lavora Borghi Autentici. IdentitĂ  del territorio, tradizioni, bellezza sono i punti di forza su cui sta lavorando Monte Stant’Angelo. Una strategia vincente, illustrata dalla vice sindaco ed assessore alla cultura, Rosa Palomba, che ha portato la cittĂ  dei due siti UNESCO tra le dieci cittĂ  finaliste nella selezione Capitale della Cultura.

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