E’ notte fonda allo Zaccheria, dove l’Avellino vince agilmente 3-1 e getta in una crisi preoccupante gli uomini di Coletti. Coletti si affida al suo 4-2-3-1 con Perina tra i pali, davanti a lui Salines, Riccardi, Carillo e Rizzo mentre in mezzo al campo debutta Tascone dal primo minuto accanto Marino e in avanti Tonin, Schenetti, e Millico ispirano l’unica punta Santaniello. 3-5-2 per l’ex rossonero Pazienza con Cancellotti, Rigione, e Cionek davanti a Ghidotti, a centrocampo quintetto formato da Ricciardi, De Cristofaro, Palmiero, Armellino e Tito mentre il duo d’attacco è formato da Gori e Sgarbi. Al primo affondo il Foggia passa: Tonin sguscia bene dalla marcatura, assist per Millico che non ci pensa su due volte e mette la palla nell’angolino dove Ghidotti non può arrivare. Ma chi pensa a una gara tranquilla si sbaglia. Al 13’ gli irpini pareggiano: corner della sinistra, su tutti svetta la testa di Cionek che fa 1-1. Il Foggia agisce soprattutto sugli esterni per provare a far male all’Avellino ma cala l’intensità col passar dei minuti e al 27’ subisce la rimonta: De Cristofaro riparte bene in contropiede e apparecchia per Gori che a tu per tu con Perina non sbaglia e fa 1-2. Nella ripresa, il Foggia comincia con il piglio giusto ma l’Avellino fa venir fuori la sua superiorità tecnica e al 63′ triplica: contropiede puntuale sulla sinistra, Ricciardi è al posto giusto nel momento giusto e fulmina Perina. I rossoneri svaniscono dal campo e gli irpini controllano senza patemi, sfiorando anzi il 4 gol con Gori. Finisce tra i fischi dello Zaccheria, il Foggia ora rischia la zona playout.

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