Una serie di colpi di scena si sono susseguiti durante la trattativa di affidamento del servizio di raccolta rifiuti, per sopperire all’impossibilità della SIA, ormai in stato di liquidazione. Proprio mentre sembrava fatto l’accordo con la Teknoservice (ditta di Piossasco, in provincia di Torino), c’è stato un repentino dietrofront causato dalla scelta controcorrente fatta all’amministrazione comunale di Orta Nova. Scelta che, in un certo senso, sta condizionando anche altri Comuni dei Reali Siti e il Comune di Cerignola.


Nelle scorse settimane era pervenuta la proposta della ditta piemontese a tutti e Cinque i Comuni dei Reali Siti e di Cerignola. La ditta avrebbe dovuto provvedere all’arrivo dei mezzi per la raccolta rifiuti, scongiurando così l’emergenza igienico-sanitaria proprio in concomitanza del Natale. Però la condizione fatta pervenire ai Comuni per mezzo PEC era quella che tutti gli Enti coinvolti – nessuno escluso – avrebbero dovuto accettare tramite ordinanza emergenziale il subentro dell’azienda, altrimenti non se ne sarebbe fatto nulla. La proposta della Teknoservice era stata caldeggiata dai commissari prefettizi di Cerignola, dalla dirigenza della SIA e dai vertici amministrativi del Consorzio FG/4 e già approvata tramite ordinanze sindacali dai Comuni di Carapelle, Stornarella e Ordona.

LA SCELTA DI ORTA NOVA. Poi all’improvviso, nella giornata di sabato, dopo aver verificato che l’accordo con Teknoservice avrebbe causato un incremento dei costi previsti per € 500.000, il Comune di Orta Nova ha deciso di non aderire e di trovare un’altra azienda per affidare il medesimo servizio e per far lavorare le unità ortesi. L’azienda individuata è la Tecnoeco Servizi Generali srl, azienda che peraltro già gestisce la raccolta in alcuni Comuni nel foggiano. A partire dal 23 dicembre, nel Comune di Orta Nova è ripresa la raccolta dei rifiuti con la nuova azienda, mentre adesso i restanti Comuni dell’ARO sono rimasti “scoperti”, essendo stati obbligati a ritirare l’ordinanza precedentemente emessa in favore di Teknoservice, a causa del venir meno del requisito di adesione collettiva.

LA RIUNIONE “FIUME”. La crisi dei rifiuti, dunque, è tutt’altro che risolta, con i rappresentanti della SIA e dei Comuni che, nel pomeriggio del 23 dicembre, sono stati convocati in AGER a Bari per capire come fronteggiare una situazione fortemente parcellizzata e conflittuale. Infatti, la Teknoservice (che nel frattempo aveva già inviato i propri mezzi dal Piemonte) ha fatto sapere che impugnerà la revoca delle ordinanze per far valere in sede legale i propri diritti. Con Orta Nova che ha preso le distanze, gli altri sindaci attendono spiegazioni dal collega ortese, Mimmo Lasorsa, il quale nelle ultime ore, a mezzo Facebook, ha così motivato la decisione in solitaria.

LE DICHIARAZIONI. “Perché abbiamo deciso di non firmare un’ordinanza che delegasse quest’ultima al servizio di raccolta dei rifiuti?” – spiega il sindaco di Orta Nova. “Perché la condicio sine qua non che è emersa, è che dovevamo ritoccare il Pef (ndr. Piano Economico Finanziario) prevedendo un ulteriore aumento del 30% della tassa sui rifiuti. Una cosa che abbiamo ritenuto inaccettabile fin dall’inizio e contro la quale ci siamo fermamente opposti. Con l’ordinanza emanata, il servizio di raccolta dei rifiuti partirà il 24 dicembre; inoltre sarà previsto l’inizio della raccolta differenziata porta a porta a partire dai prossimi mesi. Proprio per questo nelle prossime settimane continuerà la distribuzione dei kit”.



I LIVELLI OCCUPAZIONALI. Assodato che ogni Comune farà assumere a tempo “determinato” le proprie unità d’appartenenza ex SIA dalle nuove aziende incaricate, resta il “giallo” relativo agli amministrativi in dotazione all’azienda cerignolana. Dove andranno a confliuire le unità che ora lavorano negli uffici, se ognuno prende una strada diversa? E’ questo l’interrogativo che attualmente preoccupa le sigle sindacali e i lavoratori tutti che meditano da tempo azioni forti di protesta.

NESSUN COMMENTO

LASCIA UN COMMENTO