Ci sono luoghi che influenzano i propri abitanti. E poi ci sono abitanti che hanno una particolare influenza sui luoghi in cui vivono. Zerocalcare è influenzato da Roma come Federico II ha influenzato la storia della Puglia o i Medici quella di Firenze. E oggi, possono esservi città influenzate da chi le vive? Antonio Pennacchi, divenuto noto al grande pubblico dopo aver vinto il Premio Strega nel 2010 con “Canale Mussolini”, nel romanzo “Palude”, dato alle stampe nel 1995, racconta di un luogo e delle persone che lo abitano. Il luogo “nuovo” è Latina, una delle città costruite durante il ventennio fascista, che per creare una propria identità si affida ai suoi abitanti: veneti, ferraresi, pontini. “Palude” però è anche il nome di un personaggio che abita in questa città nuova, strappata alle paludi: un operaio, un sindacalista in una terra ancora nostalgica del “padre costruttore”. Il racconto di Pennacchi ripercorre la vita di Palude, che è anche la vita di una città appena nata, fatta di personaggi disparati e di storie che si intrecciano con la storia recente d’Italia. È un romanzo che ha tutto dentro: storia, fantasia, intrecci e profezia. Palude è una porta di accesso al mondo di un autore che ha lasciato il segno nella letteratura italiana degli ultimi venticinque anni. Da gustare.
Se fosse cibo:
Nel 2012 è stato eletto il piatto tipico di Latina: gnocchi di semola e kiwi ai profumi pontini. Decisamente da provare!
Racchiuso in una frase:
Non è, quindi, che non avessero voluto calcolarla, Littoria. È che non ci avevano fatto proprio caso. e lui ci si è attaccato come a una fune. […] A dire il vero, non è poi affatto vero che l’abbia fondata lui, la città. Lui non la voleva proprio. […] era questa la parola magica, risolutrice di ogni problema italiano: la ruralizzazione. La città era male, la campagna era bene […] E poi in città, nei quartieri operai, la gente s’ammassava. E mormorava. E gli venivano idee balzane. […] Quindi il Duce le città non le voleva, solo borghi di campagna. Niente città. (pp. 86-87)
Edizione Utilizzata:
Antonio PENNACCHI, Palude, Dalai, Milano 2011.
Dove trovare il libro:
E’ facilmente reperibile, sia in versione cartacea che elettronica, sui siti delle maggiori librerie online italiane (ibs.it, mondadoristore.it, unilibro.it).