Era soltanto il 9 giugno del 2014, quando Gerardo Tarantino, riuscì ad avere la meglio su Iaia Calvio, nella corsa alla fascia tricolore del Comune di Orta Nova. Nonostante il medico chirurgo avesse dalla sua una larga convergenza di partiti di centrodestra e liste civiche, riuscì a spuntarla soltanto al fotofinish del ballottaggio, con 133 voti di scarto sulla coalizione dell’ex sindaca. Dopo il duello fratricida per l’assegnazione del simbolo “Forza Italia”, risultò fondamentale l’apporto della lista di Peppino Moscarella, storico mentore di Tarantino, oggi presidente del consiglio comunale di Orta Nova. Successivamente, Tarantino sostenne la candidatura di Landella alla presidenza della Provincia di Foggia, seppur non essendosi mai tesserato tra le fila del partito forzista. In quella tornata elettorale ebbe la meglio il sindaco di San Severo, Francesco Miglio.

Dallo spartiacque dello scioglimento del PDL, però, lo storico militante ortese di AN si è reso protagonista di una decisa “svolta civica”. Non a caso, oggi si parla di lui, in maniera insistente come possibile riferimento di una convergenza apartitica, che possa concorrere in maniera decisa all’ottenimento della maggioranza in seno al consiglio provinciale. Gli ultimi movimenti sembrano preparare il terreno in questa direzione, in vista della scadenza degli incarichi consiliari di Palazzo Dogana, fissata per il prossimo 15 ottobre.

Mentre il centrodestra continua a parcellizzarsi, pare decisamente conclusa l’esperienza di “tacita convivenza” tra Forza Italia e lo stesso sindaco ortese, seppur si tratti sempre di un partito – almeno sulla carta – ancora tra le fila della sua maggioranza interna. Non è cosa nuova invece che il primo cittadino ortese rientri tra le simpatie di uno dei baluardi del civismo di Capitanata: Franco Metta, sindaco di Cerignola; città di fondamentale importanza per estensione demografica e quindi per conseguente “peso elettorale”, secondo quanto dispone la Legge Delrio sulla composizione e l’elezione dei consigli provinciali.

Sono tante le occasioni in cui questa affinità si è manifestata in maniera incontrovertibile. In ultimo, soltanto qualche giorno fa, è stata formalizzata la nomina del sindaco di Orta Nova a presidente del comitato di  coordinamento tra Ausl/Fg 2 e municipalità locali della medesima circoscrizione (all’interno della quale spicca anche la città Cerignola). Ma il fil rouge che collega Metta a Tarantino è stato più volte rimarcato da attestati di stima reciproca e anche dall’evolversi della “vicenda Sia”. Difatti, nella gestione del caos rifiuti, il sindaco Tarantino, a differenza di altri colleghi decisamente più diffidenti, è stato il più solerte ad allinearsi al piano di rientro formulato dal presidente del consorzio, Franco Metta, prima di essere costretto a ravvedersi in seguito alle pressioni della minoranza politica interna al suo comune.

Arcinoto è anche il rapporto confidenziale che Tarantino ha con l’attuale vicepresidente della Provincia, Rosario Cusmai. Tutti elementi che riconducono alla possibile formazione di un “listone civico”, sotto l’egida dell’assessore regionale Leonardo Di Gioia, all’interno del quale confluirebbero anche Raimondo Ursitti e Domenico Fallucchi. Loro due, più Tarantino ovviamente, sono i papabili pilastri di una nuova coalizione trasversale volta a sottrarre la maggioranza al presidente Francesco Miglio, la cui esperienza a Palazzo Dogana sta subendo i contraccolpi delle ultime farraginosità politico-amministrative.

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