Il Foggia ritrova la vittoria tra le mura del Pino Zaccheria proprio nella giornata in cui gli spalti sono stati interdetti alle due tifoserie. Un peccato soprattutto per la tifoserie di casa che non ha potuto assistere ad un’altra prova convincente dei rossoneri, rinvigoriti dai nuovi arrivi della sessione invernale di calciomercato. Il mattatore del match contro l’Avellino è Mazzeo che fa Dottor Jackyll e Mister Hide, sbagliando un rigore ma segnando anche il gol decisivo per la vittoria.

Foggia e Avellino che si presentano al match valido per il ventiquattresimo turno di Serie B con 4 punti di distacco, impegnate a scrollarsi di dosso la zona play out. Stroppa conferma l’undici che ha battuto l’Entella nell’ultimo turno con Gerbo e Kragl sulle fasce e Mazzeo – Nicastro tandem d’attacco. Novellino invece ha parecchi indisponibili sopratutto in attacco dove i lupi si presentano con Asencio e Molina. Le prime battute del match sono piuttosto compassate, come se le squadre risentissero della mancanza del pubblico sugli spalti. Il Foggia ha la prima occasione da gol al 9° minuto con una percussione di Deli che sfonda la linea difensiva irpina e batte a rete: bravo Migliorini a salvare sulla linea. Dopo un’ammonizione ai danni di Tonucci, è l’Avellino a passare in vantaggio. Di Tacchio recapita in area un calcio di punizione che Migliorini colpisce di testa servendo centralmente l’accorrente Asencio, bravo a battere a rete da pochi metri senza concedere possibilità di replica a Guarna. Dopo il gol subito il Foggia si impossessa stabilmente del pallino del gioco senza però risultare pericoloso dalle parti di Radu. Al 26° il Foggia reclama un calcio di rigore per un presunto colpo di mano di Di Tacchio, in seguito ad un’azione pericolosa nell’area dei biancoverdi. Dopo l’ammonizione di Camporese, il Foggia trova un meritato pareggio al minuto 35. Nicastro addomestica il pallone con il petto fa secco Migliorini e appoggia su Mazzeo che protegge la sfera consentendo al partner d’attacco di battere a porta sguarnita: 1-1, buona l’intesa tra le due punte. Passano 10 minuti e i rossoneri avrebbero addirittura la possibilità di ribaltarla. I padroni di casa ottengono un calcio di rigore per un intervento di D’Angelo su Gerbo. Il giocatore irpino viene anche espulso ma Mazzeo dagli undici metri si fa ipnotizzare e manda il pallone in curva. Finisce così il primo tempo.

Il Foggia torna in campo con la consapevolezza di poter disputare 45 minuti in superiorità numerica. Dopo pochi minuti viene annullato un gol a Mazzeo per una posizione di fuorigioco, dopo un’azione avvolgente dei suoi compagni di squadra. I Satanelli attaccano ma lasciano troppo spazio per le ripartenze degli avversari. Novellino mette mano ai cambi e fa entrare Vajushi al posto di Laverone; e dopo poco Falasco al posto di Molina. Stroppa risponde con Floriano al posto di Camporese, con l’intento di aumentare la spinta offensiva dei suoi. La mossa del tecnico rossonero, con il passaggio alla difesa a 4, porta i suoi frutti. Al minuto 68, infatti, arriva il gol di Mazzeo che si fa perdonare per l’errore dagli undici metri. Agnelli, da posizione centrale, premia l’inserimento a destra di Gerbo che mette dentro un ottimo pallone basso di prima intenzione. Radu è tagliato fuori e per Mazzeo è un gioco da ragazzi depositare la palla in rete. La squadra di Stroppa è in vantaggio meritatamente. Avellino prova a scuotere i suoi ma è ancora il Foggia ad essere pericoloso. Deli scarica il suo destro dal limite e colpice in pieno la traversa, poi Floriano è anticipato di poco prima di ribadire in rete. Il nervosismo inizia a farsi sentire e così Novellino ne combina una delle sue e si fa allontanare dall’arbitro per aver varcato ripetutamente l’area tecnica. Stroppa esaurisce i cambi con Duhamel e Martinelli al posto di Nicastro e Deli, con il modulo che ritorna quello di inizio partita. Proprio mentre l’Avellino sembra spingere deciso verso il pareggio arriva un’altra occasione importante per il Foggia, dai piedi del neoacquisto francese. Duhamel calcia con un diagonale di sinistro che sibila vicino al palo della porta di Radu. E’ l’ultima occasione degna di nota. La partita si conclude con una vittoria di misura per la squadra di casa.

Per la prima volta in stagione, Stroppa sembra aver individuato la formazione tipo, con un interprete per ogni ruolo, segno di un mercato oculato e aderente alle necessità del mister. Un Foggia più quadrato soprattutto in difesa dove le statistiche cominciano ad essere più accettabili (si ricordi il netto 5-1 della partita di andata contro l’Avellino). In virtù di questa vittoria la squadra rossonera sale a 28 punti, a -1 dagli irpini di Novellino, distanziando di 4 punti la zona Play out. Bisogna continuare in questa direzione, ma il calendario non sorride ai pugliesi. Lunedì prossimo (ore 20.30) il Foggia è atteso al Renzo Barbera, contro un Palermo alla ricerca di punti validi per la Promozione in Serie A.

TABELLINO

Marcatori: 10′ pt Asencio, 35′ pt Nicastro, 23′ st Mazzeo.

Foggia (3-5-2): Guarna; Tonucci, Camporese (15′ st Floriano), Loiacono; Gerbo, Agnelli, Greco, Deli (36′ st Martinelli), Kragl; Nicastro (36′ st Duhamel), Mazzeo.

A disp.: Tarolli, Noppert, Figliomeni, Fedato, Beretta, Celli, Ramè, Scaglia, Calabresi. All.: Stroppa.

Avellino (4-4-1-1): Radu; Ngawa, Morero, Migliorini, Marchizza (30′ st Moretti); Laverone (9′ st Vajushi), De Risio, Di Tacchio, D’Angelo; Molina (13′ st Falasco); Asencio.

A disp.: Lezzerini, Pecorini, Kresic, Evangelista, Rizzato, Wilmots. All.: Novellino.

Arbitro: Di Martino di Teramo. Assistenti: Intagliata di Siracusa e Pagnotta di Nocera Inferiore. Quarto uomo:Nasca di Bari.

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