Gli scienziati di tutto il mondo, quando parlano di eventi climatici e crisi naturali, spesso citano la scomparsa delle api come uno dei campanelli di allarme della fine del mondo: senza impollinazione non vi possono essere i frutti che a loro volta producono i semi, base della vita. In “The seeds” Ann Nocenti, sceneggiatrice, giornalista ed editor, insieme a David Aja, disegnatore e fumettista, sviluppa un racconto che si svolge in un futuro distopico nel quale un gruppo di persone è fuggito dalla tecnologia creando una società senza “distrazioni”. Intanto, un gruppo di alieni è giunto sulla terra per prendere gli ultimi semi della vita terrestre prima della fine. Un racconto simbolico, quasi ucronico in cui, nonostante l’egoismo e la cattiveria personale, alla fine l’essenza di ciò che rende umano viene fuori: l’Amore. Un racconto grafico denso di spunti di riflessione, che affronta temi attuali come tecnologia, natura e media. Fin dove siamo disposti a spingerci per la verità?

Se fosse cibo:
Un ottimo hamburger, in un futuro in cui sempre più la carne può diventare un’utopia

Racchiuso in una frase:
“Ehi Susan, ti ricordi Rocky? Senza denti, amava il suono del suo motore… Trent’anni fa mi disse di prendere una barca, qualcosa che galleggiasse, e una corda. Disse di legare la barca a un’estremità della corda. E all’altra il tetto di casa. E di metterci sopra una confezione da sei. Quando l’acqua si alza, sali sulla barca. Galleggia fino al tetto, prendi la confezione da sei e vai.”
“Rocky non aveva più denti, Jack. E i pochi che rimanevano sporgevano come quelli di un coniglio”.
“E allora? Aveva ragione sull’innalzamento dell’acqua.”
“Sì? Ma tu non hai preso una barca, Jack, né una corda”. (p. 97)

Edizione utilizzata:
Ann NOCENTI David AJA, The seeds, BAO, Milano 2021.

Dove trovare il libro:
E’ facilmente reperibile in formato cartaceo, come in quello elettronico, nelle maggiori librerie fisiche e online (ibs.ithoepli.itmondadoristore.it)



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