Il Foggia illude ma non riesce nell’impresa di rimontare il Lecco nella finale di ritorno: i lombardi vincono 3-1, dopo essere passati in svantaggio, e tornano in B 50 anni dopo. Delio Rossi sceglie Leo, Kontek e Rizzo davanti a Thiam, a centrocampo Schenetti ha il compito di dare luce alle manovre offensive con Di Noia e Frigerio interni mentre Garattoni e Bjarkason vanno a fare gli esterni alti e Peralta-Ogunseye formano il duo d’attacco. Stesso schema per Foschi che conferma Melgrati in porta, linea difensiva a tre con Bianconi, Battistini e Celjak, centrocampo a cinque con Giudici e Lepore esterni e Zuccon, Galli e Girelli nella mediana mentre la coppia offensiva è affidata a Pinzauti e Buso.

Il Foggia parte forte e al 3′ passa: lancio chirurgico di Leo, Bjarkason controlla bene in area ed è freddo a battere Melgrati per l’1-0 foggiano. I rossoneri stringono i lecchesi nella loro metĂ  campo e con Ogunseye hanno la grande chance del raddoppio ma il numero 9 foggiano manda di testa alto, a due passi da Melgrati. Il Lecco dorme e a svegliarlo ci pensa il Var, che al 30′ manda l’arbitro al check per un contatto tra Ogunseye e Bianconi, Di Marco concede il rigore che Lepore trasforma.

Nella ripresa, il Foggia si fa subito vedere dalle parti di Melgrati con Garattoni che da buona posizione spara però alto. Il Lecco chiude bene gli spazi e guadagna tempo col passar dei minuti. La beffa arriva al 78’ quando Doudou da fuori trova Dalmasso incerto nella respinta, sulla palla si avventa Lakti che fa 2-1. Il Foggia non ne ha piĂą e si affida ai lanci lunghi nell’area avversaria ma all’89’ il Lecco chiude la pratica con Lepore che sfrutta una incertezza di Dalmasso in uscita e fa 3-1. Finisce in festa al Rigamonti-Ceppi, al Foggia resta l’amarezza per una impresa sfiorata. Ma i rossoneri hanno dato tutto in questi playoff, pensare al prossimo anno con ottimismo resta ora l’obiettivo principale.

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