Quando si pensa al Medioevo, spesso si ha l’idea di un’epoca buia: guerre, roghi, superstizioni e scontri di religione. Anche nel linguaggio comune, quando parliamo di qualcuno che a priori porta avanti le proprie posizioni, diciamo: “Fa una crociata”. La domanda da porsi è: davvero il Medioevo è stato un periodo buio? Davvero da lì è nato l’embrione del fondamentalismo religioso che tanto ci spaventa oggi? Alessandro Barbero, celebre storico esperto di Medioevo, presenta attraverso un agile e divertente pamphlet alcune tracce di come si viveva nell’epoca dei cavalieri, mostrando una società che, diversamente da ciò che suggerisce il pensiero comune, era aperta, si confrontava col nemico e, in nome del commercio, aveva continui scambi. Una lettura piacevole, piena di spunti interessanti, che invoglia il lettore ad approfondire ciò che di queste storie l’ha più colpito. Divulgativo.

Se fosse cibo:
Una zuppa di legumi speziata. Nutriente, semplice: cibo ideale per i cavalieri medievali!

Racchiuso in una frase:
Si capisce allora quale svolta rappresenta la Prima Crociata, quando comincia a circolare l’idea che uccidere non solo non è più un peccato, ma è sacrosanto. La Crociata non è soltanto una guerra legittima, sarebbe troppo poco, è una guerra benedetta: non è soltanto permessa, ma addirittura doverosa, e quelli che ci vanno si convincono fin dal primo momento che ammazzando i nemici in una guerra come quella non si commette nessunissimo peccato, ma anzi ci garantisce il paradiso. […] però per chi conosca le sottigliezze dei teologi – e questo la gente che aveva studiato lo sapeva, e misurava le parole – la remissione dei peccati non è ancora tutto. (p. 50)

Edizione Utilizzata:
Alessandro BARBERO, Benedette guerre – Crociate e jihad, Laterza, Bari-Roma 2020

Dove trovare il libro:
E’ facilmente reperibile in tutte le librerie e, sia in versione cartacea che in versione ebook, nelle maggiori librerie online italiane (mondadoristore.it, unilibro.it, ibs.it).



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