La Procura di Milano ha scoperto una truffa perpetrata da una banda di truffatori che, tramite dei finti atti notarili, cercava di prendere possesso delle eredità di anziani deceduti che non avevano eredi. Le indagini hanno riguardato 19 decessi avvenuti tra il 2010 e il 2020, due dei quali – secondo quanto rivela la Gazzetta del Mezzogiorno – sarebbero avvenuti in provincia di Foggia. In particolare, la banda dei testamenti falsi avrebbe tentato di mettere le mani sulle eredità di un anziano di Orta Nova deceduto nel 2017 e sui beni di un altro anziano di Carapelle, deceduto nel 2010.

L’accusa ipotizza uno stesso schema di truffa: prima l’individuazione in tutto il Paese di anziani morti soli, senza parenti, trovati cadaveri in casa dopo settimane o mesi; quindi attraverso falsi testamenti, redatti da finti notai americani, tentavano di intascare le eredità. L’attenzione degli investigatori si è concentrata su cinque indagati, tra cui un avvocato di origini calabresi. Dalle perquisizioni sono venuti a galla documenti – tra cui elenchi di nomi e articoli di cronaca conservati dagli indagati su persone trovate morte dopo tanto tempo – che fanno supporre che potrebbero essere state commesse tante altre truffe dello stesso genere.

Dagli atti dell’inchiesta milanese è emerso il modus operandi della banda. Dopo la nomina del curatore dell’eredità si presentava un avvocato che riferiva di rappresentare un procuratore dell’erede designato, ossia un finto erede residente negli Usa che sarebbe stato nominato con un testamento redatto a New York da un notaio. Gli inquirenti, dopo una denuncia del curatore, hanno scovato molte anomalie, inoltre alcuni atti erano scritti in un inglese con errori grossolani.



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