Si è svolta nel pomeriggio del 22 giugno la cerimonia di premiazione della seconda edizione del Premio Letterario “Rap”, destinato agli studenti dell’indirizzo Ottico dell’I.I.S. “Adriano Olivetti” ed organizzato dal Comune di Stornara. Alla presenza della dirigente scolastica Maria Carbone e della Giuria, formata dalla vicesindaca Brigida Andreano, da due membri interni, Paola Grillo e Francesca Grillo, e da due membri esterni, Maria Solomita e Gemma Talia, sono stati resi noti e premiati i vincitori di un testo rap.
Al primo posto si è classificato Rocco Di Trani con “Alta marea” con la seguente motivazione: “Pallottole, spari, Glock 19, uccidere: il linguaggio dell’odio, tipico del rap, diventa in “Alta marea” una dichiarazione d’amore. Il maiuscolo dei versi urlati si alterna al minuscolo dei versi sussurrati, proprio come l’alta marea del restare si alterna alla bassa marea dell’andar via. E alla fine rimane la certezza che ad uccidere possono essere solo i sorrisi”.
Secondo posto per Francesco Signorile con “Piccino fanciullo, madre” con la seguente motivazione: “Un figlio che cresce, ma resta piccino, pensando alla madre, alla quale è legato da un sentimento autentico d’amore. Si rivede bambino, rivive momenti di tenerezza. “Il potere di una parola sussurrata del proprio figlio” diventa il ritornello martellante e rap “amo solo te”.
Si è aggiudicata il terzo posto Maria Gasbarro con “Avere un giorno no” con la seguente motivazione: “”Avere un giorno no” è normale, si legge nel testo. E l’anafora è lì a ribadire la normalità del disagio adolescenziale, fatto di solitudine, stanchezza, perdita dell’appetito. Eppure dal quella “normalità” si può uscire: amandosi, ascoltando le proprie emozioni, andando incontro al proprio destino, vivendo la propria vita e non quella che gli altri hanno pensato per noi. Perché, per chiudere il cerchio, “tu sei l’unica persona che deve renderti felice”.
“Al di là della diversità dei testi, premiati e non, – conclude la dirigente scolastica – emerge come unico filo conduttore l’amore. Quella rabbia, quel disagio, quel malessere solitamente espresso nelle canzoni rap trova un rimedio e una soluzione nell’amore donato e ricambiato: per se stessi, per la madre, per un’altra persona”.

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